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POLIAMORE cos’è e come funziona una relazione poliamorosa

POLIAMORE cos’è e come funziona una relazione poliamorosa

Quando pensate ad una relazione poliamorosa probabilmente vi verrà in mente il famoso film di Woody Allen “Vicky Cristina Barcelona”, una coppia monogama in crisi apre la propria relazione ad una terza persona per ricalibrare il proprio rapporto soprattutto dal punto di vista del desiderio sessuale.
SBAGLIATO!

Non esiste ad oggi una corretta rappresentazione del poliamore nei media, troppi stereotipi e disinformazione spopolano nei numerosi film e serie TV che tentano di spiegare le relazioni poliamorose con scarsi risultati.

Molte sono le curiosità, i pregiudizi e le domande (a volte poco delicate) legate a questo tema che rappresenta per molti un tabù. Per questa ragione abbiamo scelto di trattare l’argomento per diffondere una corretta informazione e conoscenza del poliamore nelle sue diverse sfaccettature con l’aiuto di Hello_Policose, una splendida psicologa poliamorosa.

Cominciamo dalla domanda più generica di tutte, una sorta di definizione da dizionario Treccani: che cos’è il Poliamore?

Il poliamore (termine coniato nel 1990) è uno stile relazionale che appartiene alla macro-categoria delle non monogamie etiche o consensuali. Si basa sull’assunto che sia possibile innamorarsi e/o essere attratti da più persone contemporaneamente, e quindi di intrattenere con loro più relazioni romantiche e/o sessuali.

Si distingue dalla coppia aperta, altra sottocategoria delle non monogamie etiche, perché in quest’ultimo caso si parte da una “coppia” di base che si apre a nuovi partner sessuali (condivisi o meno), ma non concepisce l’innamorarsi di altre persone.
In sostanza, si differenzia dalla monogamia per l’aspetto dell’esclusività amorosa e sessuale, perlomeno in termini temporali. Anche per le persone monogame è possibile amare più persone amorosamente, ma una alla volta!

I tre principi base del poliamore sono: consenso esplicito (tutte le persone coinvolte sono d’accordo col vivere la relazione in questo modo), onestà (con se stessi e con gli altri) e trasparenza (senza comunicazione si fa poca strada).

Che orientamento sessuale ha scelto una persona poliamorosa?

Partiamo dal presupposto che l’orientamento sessuale non si può scegliere, ma è un qualcosa che fa parte della nostra identità, non qualcosa che decidiamo noi. Se chiedeste ad una persona etero perchè è etero, cos’altro potrà mai rispondervi se non: “Che ne so, sono i miei gusti! Son nato così”? Ecco, lo stesso vale per tutti gli altri orientamenti.
Detto questo: molti confondono il poliamore con il bisogno di avere un orientamento sessuale particolare (es: essere bisessuali), ma in realtà non c’è correlazione tra le due cose. Esiste anche l’hashtag: #somebiarepoly #somebiarenot

Per capirci: si può provare attrazione per più generi e scegliere comunque una relazione monogama, oppure essere eterosessuali e scegliere una relazione poli. Questo varia da persona a persona!

 

Come si crea l’equilibrio nella relazione: ci sono dei ruoli o delle gerarchie?

Ogni relazione è a sè, non ne esiste una uguale a un’altra, e questo indipendentemente dallo stile relazionale. Nello stile poliamoroso, vi sono alcune relazioni gerarchiche e alcune completamente libere da vincoli o priorità tra i partner (es: l’anarchia relazionale).
Dipende da come sono nate e da come i componenti vogliono gestirle. Nel linguaggio poli,

si parla di triadi quando si è in tre, di polecole (poli-molecole) quando si è in più di tre. Ci sono un sacco di nomi per ogni “formazione relazionale”, alcuni anche molto buffi e divertenti (tipo 4 persone che stanno tutte e 4 assieme si chiamano “Rainbow Squad”).

C’è un limite di partner previsto per una relazione poliamorosa?

Il limite è pratico, ovvero tempo e risorse. Di certo non si può mettere un limite al cuore. Ogni persona valuta come gestire il numero di partner sulla base di quanto può dedicarsi a loro.
Quando ci si impegna in una relazione, si decide ovviamente di esserci per l’altro sotto tutta una serie di aspetti importanti (supporto, cura, ascolto, presenza, tempo, ecc.). Ognuno deve conoscere il proprio limite a riguardo, e impegnarsi a non trascurare gli altri partner anche quando si trova nel pieno della NRE (new relationship energy), i quali a loro volta si impegnano ad essere supportivi e comprensivi, aperti al dialogo e a lavorare su se stessi in caso di sentimenti di insicurezza e gelosia. Spoiler: i poliamorosi possono essere gelosi, e non è un’incoerenza! Ma di questo vi racconterò più avanti.

Quando uno dei membri della relazione rompe con un partner, rompe anche con gli altri componenti della relazione?

Non necessariamente. Dipende sempre dal tipo di relazione che si era instaurata. Molte persone poliamorose hanno partner che nemmeno si conoscono di persona, mentre altre convivono addirittura tutte insieme.

Le decisioni circa come mettere fine alla relazione vengono comunque discusse e condivise insieme, almeno in teoria, così come il modo in cui eventualmente quel rapporto può trasformarsi.

Non è affatto semplice, e la fine di una relazione per un membro della polecola ha sempre un impatto più o meno influente anche sulle altre relazioni.
Contrariamente a quello che molte persone credono, gli altri partner non sono di “consolazione”: ogni persona è unica, se dobbiamo lasciarla andare per qualche motivo, avere altri/e compagni/e non ci farà provare meno dolore.

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