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sesso dopo la nascita dopo quanto si può fare e come cambia il sesso dopo la nascita di un figlio

SESSO DOPO LA NASCITA dopo quanto si può fare e come cambia il sesso dopo la nascita di un figlio

Cosa accade al sesso nella coppia dopo la nascita di un figlio?

La nascita è un evento naturale e molto importante nella vita della donna e della coppia ma può comportare un “rallentamento” della vita sessuale.
Ho scelto volontariamente il titolo “dopo la nascita” perché il sesso cambia sia con il parto vaginale che con il taglio cesareo.

Studi hanno dimostrato che l’89% delle donne riprende l’attività sessuale entro 6 mesi dal parto.

 

Vediamo insieme perché.
Innanzitutto, i medici consigliano alla donna di attendere i canonici 40 giorni per far sì che il collo uterino si richiuda e l’utero ritorni nelle dimensioni pregravidiche, riducendo il rischio di infezioni.

Alcune coppie però riprendono dopo 3 mesi o più. Ecco le cause:

– Dolore ai rapporti: La Dispareunia è molto comune tra le neomamme soprattutto per chi ha subito episiotomia (taglietto chirurgico), parto operativo (ventosa, spinte Kristeller o Forcipe) o lacerazioni spontanee molto importanti (3°-4° grado).
In questo caso è utile una valutazione con un esperto del pavimento pelvico e massaggi/manipolazioni della cicatrice (anche da cesareo).
A volte non è la cicatrice il problema ma la secchezza vaginale, in questo caso, aiutatevi con un lubrificante a base acquosa.

– Stress dei primi mesi: è inutile sperare che dopo la nascita sia tutto rose e fiori perché non è così e voi mamme confermerete!
L’arrivo del bambino destabilizza tutti i ritmi della coppia. Si dorme poco, l’umore è cattivo, non si riesce a fare nulla, nemmeno la doccia, se non quando il piccolo dorme e il sesso passa in secondo, terzo, quarto piano.
Provate a ritagliare del tempo per voi, lasciate il piccolo ai nonni o alla baby sitter e uscite, parlate e coccolatevi!

Calo del desiderio sessuale dopo la nascita di un figlio

 

– Calo del desiderio: Chiaramente quando si è sotto stress, come scrivevo prima, il sesso è l’ultimo dei pensieri ma recenti studi hanno dimostrato che una piccola colpa è anche dell’allattamento al seno. Infatti, l’aumento della prolattina (ormone che fa produrre il latte) diminuisce la produzione degli ormoni sessuali (estrogeni, progesterone e testosterone) inibendo il desiderio sessuale e causando secchezza vaginale.
Parlatene, fai capire al tuo compagno che questi mesi, per te e per voi sono difficili e stressanti.
Digli di cosa hai bisogno, che siano coccole, affetto, parole dolci, uscire di casa, ecc. vedrai che capirà e ti starà affianco.

 

– Seno teso e dolente: Anche qui c’è lo zampino dell’allattamento! In questo caso, basta dire al vostro compagno di non toccare quella zona e di provare insieme posizioni che non vi creino fastidio.
Quando sentite il seno teso, fate un impacco con asciugamani caldi/tiepidi attorno al seno poi attaccate il bambino (o tiratevi il latte) così avrete un margine di tempo finché non si riempiano nuovamente.

 

– Difficoltà a raggiungere l’orgasmo: La gravidanza e il parto (chi ha fatto il taglio cesareo, in parte non è esente!) sono fattori che indeboliscono i muscoli del pavimento pelvico.
Di conseguenza, la donna non solo può soffrire di incontinenza urinaria ecc., ma anche di iposensibilità e difficoltà nel raggiungere l’orgasmo.
Su internet trovate tantissimi esercizi, ma io vi consiglio caldamente di fare una valutazione del pavimento pelvico con un esperto prima di farli in autonomia, per il semplice motivo che i Kegel sono esercizi standard che, se fatti senza criterio, possono danneggiare invece di migliorare la situazione.

 

– Non ti vedi attraente come prima: la donna dopo il parto può sentirsi a disagio col proprio corpo dal punto di vista estetico: dopo la gravidanza le forme cambiano e la neomamma ha il timore che il suo corpo non sia più così attraente agli occhi del partner, quindi preferisce evitare l’intimità;

Lui non vuole fare sesso dopo la nascita di un figlio

 

Eh sì, capita anche ai papà di non avere voglia. Magari, lui si sente escluso dal rapporto mamma-figlio oppure deve ancora metabolizzare il fatto che non è più un ragazzo ma ha delle responsabilità da padre.
Anche in questo caso, parlate, ascoltalo e cerca di essere comprensiva. Fallo sentire amato, ritrovate la vostra intimità, fate qualcosa di diverso dalla solita routine, magari una cosa che piace a lui.

La ripresa magari sarà un po’ lenta ma è possibile!
Parlatene sempre con un professionista e ricordatevi di usare un contraccettivo se non desiderate altre gravidanze.

Ostetrica Camilla

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